Sapevi che le piante officinali e i loro derivati si chiamano “semplici”? Il loro studio è molto antico: già duemila anni prima della nascita di Cristo gli egizi, i fenici, i cinesi e gli indiani appuntavano su pergamene e papiri gli usi e le proprietà di centinaia di piante. Tutti questi appunti sono stati messi a sistema da studiosi greci, come Teofrasto, e romani, come Plinio il Vecchio. Lui per primo ha messo insieme le due discipline, la botanica e la medicina, anche se la prima è stata per tanto tempo messa in secondo piano. Ha dovuto aspettare il Rinascimento, le Repubbliche marinare e il commercio delle droghe prima che il suo studio tornasse di moda ed evolvesse in quella che è oggi l’Erboristeria, la disciplina che si occupa della conoscenza, della raccolta, della preparazione e del prodotto “semplice” che deriva dalle piante officinali.
Le piante che hai davanti non sono solo belle.
Nei loro fiori, nelle foglie o all’interno della loro corteccia è nascosta una grande ricchezza. Sono piante officinali: contengono cioè dei principi attivi che l’uomo ha saputo estrarre e utilizzare per fini medicinali, cosmetici, culinari o liquoristici...