Sulla cultura contadina esistono moltissimi proverbi. “La ricchezza del contadino sta nelle braccia e chi ne vuole se ne faccia” si dice per esempio riferendosi alla fatica richiesta dalla vita nei campi. Solitamente immaginiamo uomini in questo ruolo, ma nella sua dimensione domestica, l’agricoltura è stata quasi esclusivamente un compito femminile. Dell’orto si occupavano le donne e a volte anche i bambini: l’orto era fondamentale per riempire la pancia a tutta la famiglia, ma rappresentava anche un luogo dove educare i figli e mettere in pratica la propria creatività. Per esempio, le piante aromatiche come rosmarino, timo e maggiorana venivano messe sempre attorno alle staccionate, un po’ per la loro gradevolezza estetica di sempreverdi, un po’ per delimitare meglio i confini con i loro fusti legnosi. Creatività e ordine sono elementi tuttora fondamentali nella cura dell’orto: hai mai notato che alcuni sono belli come giardini?
L’intelligenza della natura assume qui una forma nuova, un disegno. Il tratto, lo puoi riconoscere, è umano: nasce dal desiderio di portarsi a casa un pezzo di quella naturale intelligenza. È nato così il Jardin potager. L’orto rappresenta da sempre un patrimonio importantissimo per le famiglie che vivono in montagna: il lavoro estivo si trasformava in cibo per l’inverno...