Arrivando quassù hai visto quasi tutti i cinque piani altitudinali della Valle d’Aosta. Ti sono passati sotto il naso uno in fila all’altro e forse non hai avuto il tempo di osservarli per bene. Il più basso è il piano collinare: qui non trovi molte piante selvatiche, se non vicino ai fiumi, dove crescono canneti e boschi composti da Ontani, Pioppi e Salici. Salendo ti hanno accolto le piante del piano montano: trovi le pinete di Pino silvestre, gli Abeti bianchi e altri alberi come le Betulle, gli Aceri montani e i Pioppi tremoli. Nel piano subalpino hai visto i boschi di conifere, formati soprattutto da Abeti rossi e Pini, del tipo cembro o uncinato. A questo proposito, sapresti distinguere un abete da un pino? Non è difficile, basta guardare da vicino un ramo e vedere come sono disposti i loro aghi: quelli dell’Abete sono molto corti e direttamente attaccati al ramo, mentre quelli del pino sono lunghi e disposti a coppie o ciuffi. Ma torniamo ai nostri piani altitudinali: ne mancano solo due e in uno di questi ti trovi proprio adesso. È il piano alpino, quello dove abbondano i pascoli e ci sono solo alcuni arbusti, come il Rododendro, il Mirtillo, il Ginepro nano e l’Ontano verde. L’ultimo piano, il più alto di tutti, sta sopra di te: è il piano nivale, quello in cui le nevi diventano perenni e le specie vegetali scarseggiano. Sopravvivono solo muschi, alghe, licheni e pochissime piante che si sono adattate a condizioni così difficili.
Qual è la regione più piccola d’Italia? Lo sai già dalle scuole elementari: la Valle d’Aosta. Eppure, nonostante rappresenti solo l’1% del territorio italiano, in questa regione è presente il 40 per cento della flora nazionale. In Valle, infatti, sono presenti tutti i piani altitudinali, da quello collinare, passando per il montano, l’alpino e infine il piano nivale...